I “NOSTRI” STATI UNITI OCCIDENTALI – PART 2: LE CITTÀ

TIPOLOGIA
Grandi Classici
Destinazioni
California Los Angeles Nordamerica
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Caterina Maroni

Le città – I lustrini di Las Vegas, la dolce vita della California, la pittoresca San Francisco.

 

PART. 2: Le città

Riepilogo Itinerario in numeri (PART 1&2) :

  • 2 persone in viaggio
  • 17 giorni in tour
  • 4 voli presi
  • 4 Stati visitati
  • 8 hotels utilizzati
  • oltre 2700 km percorsi in auto

ITINERARIO:

1 notte PHOENIX / 2 notti GRAND CANYON / 1 notte MONUMENT VALLEY / 1 notte LAKE POWELL / 1 notte BRYCE CANYON / 2 notti  LAS VEGAS / 3 notti LOS ANGELES / 4 notti SAN FRANCISCO / 1 notte IN VOLO

Continuazione del Racconto … (prima parte QUI)

Giorno 7 – Bryce Canyon / Las Vegas (430 km circa)

I parchi, gli spazi sconfinati, le butte, le alci, gli scoiattoli, gli indiani, la terra rossa, i canyon, i cieli azzurri, le camminate…. La natura per ora l’ha fatta da padrona ma ora torniamo alla civiltà e …Viva Las Vegas! E’ un bel cambiamento! Prima volta a Las Vegas ? Allora Bellagio! All’arrivo supplico la receptionist di assegnarci una camera vista fontane. “La prego siamo in viaggio di nozze, siamo sposini novelli, la prego faccia il possibile…”, i miei sforzi vengono ripagati e la camera si affaccia proprio sulle famose fontane del Bellagio! Molto scenografico.

Ci facciamo un giretto per l’albergo, spiamo qualche tavolo da gioco, proviamo le slot machines e ci godiamo un primo giro sulla Strip, la famosa passeggiata di Las Vegas dove si affacciano gli hotels più famosi. Compriamo i biglietti scontati per vedere uno show del Cirque du Soleil, imperdibile. Vediamo “Zarkana”  resident show all’ Aria Resort e ci incantiamo di fronte all’abilità di questi artisti acrobati.

Giorno 8 – Las Vegas

Trascorriamo la caldissima giornata dentro e fuori dagli sfavillanti hotels, entriamo nei negozi “guardare ma non toccare”, ci facciamo due risate a spiare gli improbabili personaggi che affollano i tanti Casinò; dulcis in fundo una meritata pausa piscina al Bellagio, sorseggiando il loro signature cocktail e concludiamo con una cenetta con vista.

Giorno 9  – Las Vegas / Los Angeles (450 km circa)

Il più lungo dei trasferimenti e forse anche il più monotono, fatto di highway senza fine. Ci aspetta l’ultima parte del viaggio, 7 notti in California. Decidiamo di dormire a Santa Monica, per la vicinanza al mare e per evitare il caos della città. L’hotel è vicino al Santa Monica Pier, il famoso pontile con la ruota panoramica che abbiamo visto in decine di film; non ci sono bionde in bikini perché siamo ad ottobre ma rende comunque bene l’idea.

Giorni 10-11 – Los Angeles

Non ci interessa la visita degli Universal Studios, oggi facciamo una passeggiata su Rodeo Dr., ma rimaniamo delusi dal Sunset Boulevard, niente di speciale, tutto molto commerciale. Attraversiamo in auto i tranquilli quartieri di Beverly Hills e spiamo per un pò le perfette villette con i perfetti vialetti; poi da veri turisti cerchiamo qualche villa delle Stars. La Lonely Planet ci segnala il Getty Center, e ci dirigiamo sulle colline di Los Angeles per visitare questo centro artistico e culturale, voluto e finanziato da Paul Getty, miliardario collezionista d’arte. La villa progettata dal famoso architetto Richard Meier, ha una vista mozzafiato sulla città degli angeli, ed è piena di opere d’arte di pregio, dagli impressionisti alle sculture neoclassiche. Ce n’è per tutti i gusti! Da notare: l’ingresso è gratuito per una volta tanto e vale davvero la pena vederlo (http://www.getty.edu/visit/center/).

Il giorno successivo decidiamo di goderci in relax la spiaggia; noleggiamo le biciclette e percorriamo la costa passando per Venice: stanno girando un film, nulla di strano qui e si respira aria di California. Ce la godiamo.

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo in auto verso il centro di Los Angeles (circa 20 minuti senza traffico) e curiosiamo tra le banchette del Farmers Market. Una sorta di Covent Garden locale (per rendere l’idea): negozietti, un’immensa varietà di cibo e musica dal vivo qua e là. Ci fermiamo qui per la cena (il difficile è stato scegliere cosa mangiare!).

Giorno 12 – Los Angeles / San Francisco (700 km circa) (deviazioni sulla costa: 17Mile Drive + Santa Cruz)

Si parte per avvicinarci alla conclusione di questo meraviglioso viaggio e personalmente ho aspettative altissime su San Francisco, amo le grandi città e ho sentito troppo spesso cose bellissime su questa in particolare. Mi sono studiata la guida alla perfezione; decidiamo di fare un paio di soste lungo il percorso, che allungano ovviamente il tragitto ma sono sicuramente meritevoli di una visita. Svoltiamo quindi verso la costa all’altezza di Carmel e Monterey per percorrere la famosa 17Mile Drive, una strada privata panoramica, con golf club interni e ville con viste sulla costa californiana; diversi i punti panoramici come The Lone Cypress o Spanish Bay, che meritano davvero una sosta e qualche scatto. Proseguiamo verso nord, seguendo la costa fino al delizioso centro di Santa Cruz,  conosciuto soprattutto per il surf, sede dei famosi marchi legati al surf O’Neill e Santa Cruz. Qui tutti sembrano rilassati e ci godiamo l’atmosfera un po’ hippie con una tranquilla passeggiata su e già per il corso principale. Partiamo per San Francisco nel tardo pomeriggio ed arriviamo verso sera, dato che troviamo un po’ di traffico all’ingresso in città. Ci sistemiamo in hotel nei pressi di Union Square e ci facciamo un giretto a piedi qui intorno. Non vedo l’ora di scoprire la città che mi aspetta da domani, per 3 giorni interi.

Giorni 13-14-15 – San Francisco

Prima di lasciare la macchina al noleggio facciamo un ultimo breve viaggio fino a Sausalito e Muir Woods, subito al di là del Golden Gate Bridge; è emozionante il fatto che stiamo attraversando il grande ponte rosso, visto tante volte, ma solo nei film! Muir Woods si trova a soli 25 km dal centro di San Francisco; è una riserva naturale protetta di sequoie sempreverdi donata da un privato al Governo degli Stati Uniti allo scopo di preservarla dal commercio del legname. Passeggiamo tra questi alberi giganti, e chi ne aveva mai visti di così imponenti? Proseguiamo la giornata tornando verso la città ma prima di attraversare di nuovo il ponte ci fermiamo nel pittoresco borgo di Sausalito, un tempo centro di piccoli cantieri navali oggi prevalentemente zona turistica e uno dei centri residenziali più ricchi nei dintorni di San Francisco; ci gustiamo un pranzetto sul mare e passeggiamo in cerca di curiosità tra i negozietti del centro. Rientriamo a San Francisco a metà pomeriggio ed iniziamo a goderci la città, con un itinerario a piedi adocchiato sulla Lonely Planet. C’è tanto da vedere, e le strade di San Francisco ci conquistano da subito con le caratteristiche abitazioni vittoriane color pastello, e i quartieri alla moda, l’immancabile Chinatown, e gli scorci del Golden Gate Bridge che ci offre così spesso.

Alcuni Highlights del nostro viaggio:

  • Isola di Alcatraz: viaggiando in bassa stagione non abbiamo avuto problemi a prenotare il cruise tour per visitare l’Isola, ma se non ve lo volete perdere prenotate i biglietti dal sito ufficiale in anticipo; in alta stagione si rischia di trovare tutto esaurito. Noi abbiamo seguito il classico audio tour all’interno (disponibile anche in italiano) e la visita è stata davvero interessante.
  • Gita a Sausalito e Muir Woods, già citata sopra.

  • Park of Presidio & Golden Gate: una vista spettacolare sul ponte e un bel parco vista baia. Abbiamo visto la caratteristica nebbia sul ponte solo una mattina, per poco. Pare sia più frequente nella stagione estiva.

  • Chinatown: una delle più grandi comunità asiatiche del Nord America. Dal Chinatown Dragon Gate inizia il grande quartiere colorato e curioso che merita un giretto fra le sue vie e almeno una cena se vi piacciono i sapori asiatici. Fatevi consigliare dove mangiare da un locale, non rimarrete delusi! Io ho trascorso ore curiosando tra i negozietti che vendono ogni tipo di cianfrusaglia a pochi dollari. Scopro che qui si trova la Golden Gate Fortune Cookie Factory, che sforna i famosi “biscotti cinesi della fortuna”, i biscotti croccanti con il bigliettino all’interno; in realtà non sono affatto cinesi, ma un’invenzione americana.

  • North Beach, il quartiere italiano è una zona fatta di romantici caffé old style all’aria aperta, ristoranti e negozi interessanti. La Coit Tower in cima a Telegraph Hill offre un meraviglioso panorama dal quale scattare foto dei ponti e della baia. Non ci siamo fatti mancare una pausa al Caffè Trieste, dove Martin Scorsese avrebbe scritto la sceneggiatura de Il Padrino.

  • Pier 39 at Fisherman’s Wharf: un pontile adibito ad uso commerciale, pieno di turisti e negozietti di souvenir (gli abitanti di San Francisco non ci vanno mai!). Ma vale la pena una visita anche solo per i leoni marini spiaggiati a decine sulle piattaforme, in posa per nostre macchine fotografiche.

  • Russian Hill & Nob Hill qui si trova la tortuosa e fotografatissima Lombard St; inerpicarsi a piedi su per le vie di questi quartieri vale la pena per i meravigliosi scorci sulla baia e le lussuose abitazioni in stile vittoriano.

  • Golden Gate Park: non lo sapevamo ma questo parco cittadino è più esteso di Central Park a New York! Se è bel tempo merita di trascorrerci qualche ora, si possono anche affittare le biciclette o i pattini e ospita il meraviglioso Japanese

  • Tea Garden oltre al San Francisco Botanical Garden.

  • I quartieri di Haight-Ashbury che abbiamo amato, noti per essere stati il centro del movimento hippy degli anni ’60, anche se oggi non ne rimangono molti segni. Ottimo per lo shopping e per alcuni bar molto carini e ben frequentati. Qui siamo andati alla ricerca delle fotografatissime Painted Ladies, le famose case vittoriane in fila con fantastici particolari architettonici. Imperdibile per gli amanti della musica “Amoeba Music”, una ex pista da bowling che oggi ospita un negozio con una della maggiore collezione al mondo di cd nuovi e usati (www.amoeba.com). Con la visita di Hight Ashbury abbiamo trascorso uno dei più piacevoli pomeriggi in città e gustato il nostro pasto migliore da “Parada 22”, un delizioso ristorantino che serve cucina portoricana (www.parada22.com).

  • Ferry Building / Embarcardero: peccato che abbiamo scoperto questo posto solo l’ultimo giorno! Il Ferry Building Marketplace è la sede di un mercato gourmet che è una celebrazione di sapori locali e genuini: tutti i martedì e sabato mattina, gli agricoltori locali si riuniscono in questo mercato insieme a curiosi, artigiani, esperti della ristorazione, specialisti di catering ed intenditori di cibi. Esiste anche un mercato coperto, giornaliero, davvero curato e piacevole. Assolutamente passate da qui almeno un giorno per il pranzo, gli abitanti di San Francisco che lavorano in zona escono dagli uffici in giacca e cravatta per un break gourmet, ma con ottimo cibo di strada! Davvero caratteristico: l’abbiamo amato!

  • San Francisco Cable Cars: sono stati un mezzo di trasporto della città a partire dalla fine del 19° secolo. Ci sono 3 percorsi, ognuno offre scenari e panorami spettacolari delle famose colline della città. Non consiglio di utilizzarlo come mezzo di trasporto perchè il biglietto è molto caro e non ha una rete capillare ma saltateci sopra almeno un paio di volte! Noi siamo arrivati fino all’ Embarcadero e ci siamo goduti un bel panorama insieme a qualche altro turista curioso (ci hanno detto che i locali non la usano mai!). Non ho la pretesa di riepilogare in poche righe quanto offre questa meravigliosa città, questo è solo un assaggio poi credo che ognuno debba adattare ogni visita in base ai propri interessi. Certo è che San Francisco non deluderà nessuno.

Giorno 16 /17 – San Francisco / Londra / Bologna

Fine del nostro meraviglioso viaggio.

Leggi QUI la prima parte del racconto di viaggio “I Paesaggi: Grand Canyon, Monument Valley, Lake Powell, Bryce Canyon”

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