ZANZIBAR, L’ISOLA DELLE SPEZIE

TIPOLOGIA
Sole e mare
Destinazioni
Africa Zanzibar
silvia amadori 4
Silvia Amadori
Hakuna Matata a Zanzibar…

A Zanzibar si dice ‘HAKUNA MATATA’  (in lingua swahili significa ‘nessun problema’) .

Sono stata in questa spledida isola per una settimana durante il mese di gennaio: trovare 30 gradi e le acque blu quando a casa è pieno inverno è una delle emozioni più belle del mondo.

Ho visitato per prima la spiaggia bianca e lunga di Kendwa, dormendo per qualche notte al GOLD ZANZIBAR, elegante resort 5*, in stile moderno con qualche tocco africano. Gli assistenti italiani residenti ed un bravissimo cuoco milanese hanno reso questi giorni magici e di grande coccola.

Nelle immediate vicinanze, nella spiaggia di Nungwi, si trova anche il famoso resort internazionale GEMMA DELL’EST, con le ville private all’interno STAR OF THE EAST immerse nel curatissimo giardino.

Proseguendo nel mio viaggio verso sud ho visitato il piccolo boutique hotel MY BLUE, dove insieme accolta dal direttore dell’hotel ho gustato un ottimo aperitivo mentre una band locale suonava a bordo piscina.

Un aspetto per me inaspettato dell’isola è stato il divertimento e la presenza di tanti giovani: è famoso il full moon party e ci sono diverse feste serali, una delle più frequentate è quella del WAIKIKI VILLAGE. In questo villaggio si trovano i più bravi kiters dell’isola ed il clima informale e rilassato è piacevole anche durante la giornata, la sera del venerdì però l’hotel si anima di villeggianti da tutte le parti dell’isola e si può ballare sulla spiaggia fino a tarda notte.

Nella zona sud dell’isola si trovano lunghe spiagge più isolate e tranquille: quella fronte al KARAFUU 5* molto elegante e di atmosfera coloniale e quella del DONGWE, villaggio di decennale gestione italiana.

Zanzibar è un’isola grande, le cose da fare ed i panorami da vedere sono tanti: si può scegliere una escursione di una intera giornata chiamata ‘safari blue’, a bordo di una tipica imbarcazione locale, il Dohw dalle vele triangolari si trascorre una giornata fra coralli, delfini e lingue di sabbia che scompaiono all’arrivo dell’alta marea, si pranza poi a base di aragosta all’ombra delle mangrovie.

Una grande emozione è la visita delle fattorie locali, Zanzibar è infatti chiamata ‘isola delle spezie‘ da questi piccoli orti provengono alcune fra le spezie migliori conosciute: cannella, pepe, anice, cardamomo.. e poi la vaniglia, lo zenzero, la citronella.. Visitando le piccole piantagioni si conoscono poi le persone che si occupano di questi terreni, può anche essere una buona occasione per lasciare nei villaggi che si incontrano per strada penne e quaderni per i bambini.

Mi è piaciuta molto l’idea di dormire a Stone Town l’ultima notte per poterla visitare con calma durante  tutta la giornata,  dopo essersi appagati di spiaggie bianche, sole e profumi di spezie il viaggio  si conclude con una atmosfera coloniale: le viuzze diroccate con gli splendidi portoni intarsiati,  la contrattazione con i mercanti per gli acquisti di stoffe colorate o artigianato in legno, il mercato alimentare coloratissimo ed inquietantemente africano, le terazze dei barettini vista mare… la mattina  successiva si è poi pronti per parite, a malincuore!

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